CCI 2009
PUBBLICAZIONE CODICE DISCIPLINARE SUL SITO ACI
Il giorno 23/11/2009, si è tenuta una riunione con l’Amministrazione per discutere dell’applicazione del CCI 2009. Prima dell’avvio della discussione è stato posto il problema della pubblicazione sul sito istituzionale del codice disciplinare, senza alcuna informativa alle OO.SS. da parte dell’Amministrazione.
E’ stato messo in evidenza che dalla pubblicazione parziale di tale codice, essendo un semplice copia-incolla della legge con diversi omissis, non si evince chiaramente a chi sono in capo le responsabilità delle sanzioni disciplinari (solo i dirigenti possono applicarle?). Di fatto manca un regolamento interno che definisca in modo chiaro sia gli attori sia le competenze in materia; è stato fatto notare, infatti, come la pubblicazione incompleta di tale codice disciplinare potrebbe dare origine ad errate interpretazioni e applicazioni.
La RdB ha sottolineato come l’applicazione del regolamento disciplinare non debba essere soggetta alla discrezionalità del dirigente, ma debba avere una applicazione omogenea e regolamentata su tutto il territorio per evitare che le sanzioni disciplinari siano applicate in funzione del cognome dei colleghi.
Inoltre è stato chiesto che, a prescindere dal fatto che la legge obblighi la sola pubblicazione sul sito istituzionale, la divulgazione di norme riguardanti il regolamento disciplinare del personale, debba essere effettuata anche sul portale interno della comunicazione.
SVILUPPI ECONOMICI ALL’INTERNO DELLE AREE
Chiuso il capitolo relativo al codice disciplinare, si è passati alla discussione sul CCI 2009.
Ricordiamo che a tutt’oggi non è stato formalizzato il quantum del budget per il salario accessorio a causa del taglio del 10%.
Sono stati forniti dall’Amministrazione dei documenti con la rivisitazione dei criteri per gli sviluppi economici all’interno delle aree (presenti già nel CCI 2008 e già noti anche alla Funzione Pubblica che allora non ebbe nulla da eccepire) per i quali l’Amministrazione ha proposto di introdurre le valutazioni delle competenze. RdB ha bocciato tale proposta.
Non si può proporre uno strumento che già nel passato ha dimostrato di produrre risultati disomogenei sul territorio.
Tali meccanismi presuppongono una valutazione non oggettiva, anzi estremamente soggettiva; inoltre non si pùo ricorrere ad uno strumento finalizzato ad altri scopi, l’individuazione delle mancanze formative, e trasformarlo in uno dei requisiti per riconoscere una professionalità acquisita e certa.
SELEZIONE VICARI PER GLI UFFICI PROVINCIALI E CORSI EX ART. 9
Altre due proposte ci sono state presentate dall’Amministrazione: una riguarda le procedure di selezione per vicario degli uffici provinciali ACI, l’altra una bozza di programma formativo (art.9).
Sulla prima si è avviata una discussione per la quantificazione dei tempi, sulla seconda ci riserviamo un esame più approfondito.
Un nuovo incontro con l’Amministrazione è stato fissato per il giorno 2 dicembre, dove si discuterà della procedura di selezione a vicario e probabilmente dei professionisti.