CONTRO IL SACCHEGGIO DEL PUBBLICO IMPIEGO…

Nazionale -

I governi degli ultimi otto anni hanno sottratto ripetutamente risorse al Pubblico Impiego per ripianare il debito pubblico. Si è così dilapidato il patrimonio immobiliare pubblico, pur di fare cassa ed acquisire preziose risorse economiche. Si è proseguito negli anni con la svendita delle sedi istituzionali, costringendo le amministrazioni pubbliche a pagare un canone d’affitto ed a sopportare gli oneri delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria per continuare ad utilizzare edifici che in precedenza erano di proprietà delle stesse amministrazioni.

 

Piuttosto che intervenire per far funzionare meglio la macchina statale e guadagnare maggiore efficienza, per offrire servizi migliori ai cittadini, si è operato in senso opposto ed è stata messa in atto una scientifica campagna denigratoria sui pubblici dipendenti per guadagnare consenso sociale ed attuare quello che di fatto rappresenta un vero e proprio saccheggio delle risorse pubbliche.

 

Oggi per fare cassa si agisce direttamente sugli stipendi dei lavoratori, tagliando in modo netto gli incentivi, riducendo il salario accessorio fisso in caso di malattia, dilazionando i rinnovi contrattuali con stanziamenti economici ridicoli. Inoltre, si continuano a ridurre gli organici, con un conseguente aumento dei carichi di lavoro non più sopportabile.

 

…LE LOTTE DEI LAVORATORI CON LA RdB-CUB

 

E’ quello che abbiamo denunciato nel corso dell’incontro avuto presso il Ministero della Pubblica Amministrazione e l’innovazione a Roma, all’interno della manifestazione che ha visto circa 300 lavoratori davanti la sede di Palazzo Vidoni e in tutt’Italia i lavoratori esporre striscioni con la scritta “Non ci vuole la vignetta per capire chi è Brunetta - Dignità” sugli edifici delle sedi istituzionali degli Enti di Parastato.

 

Ai cittadini è stato distribuito un comunicato che spiegava le ragioni della protesta, evidenziando l’attacco allo Stato Sociale. Si è verificato un piccolo incidente di percorso per un dato erroneo contenuto nel volantino, riguardante le presenze al Parlamento Europeo del ministro Brunetta, prontamente evidenziato dalla RdB-CUB con un avviso a mezzo stampa. Questo anche per chiarire che non è nostra intenzione ricondurre tutto a beghe personali con il ministro: in gioco c’è il futuro della pubblica amministrazione e dei lavoratori pubblici. Lo abbiamo bene in mente e su questo stiamo calibrando il percorso delle nostre iniziative di protesta.

 

Nell’incontro presso il ministero abbiamo inoltre evidenziato tre questioni, che riteniamo centrali in questo percorso di mobilitazione:

 

·        l’attacco alla dignità dei lavoratori pubblici, attraverso una campagna denigratoria che non ha precedenti e la pubblicazione sul sito del ministero di vignette che rappresentano un vero insulto a questa categoria di lavoratori. La nostra richiesta di rendere conto sul sito del ministero della protesta del 10 settembre non è stata accolta, e non poteva essere altrimenti, visto l’uso strumentale che si fa del sito;

·        l’attacco ai salari dei lavoratori pubblici, attuato con la Legge 133 (ex DL 112) attraverso il taglio netto degli incentivi, la decurtazione del salario accessorio fisso in caso di malattia, lo stanziamento di risorse assolutamente insufficienti per i rinnovi contrattuali;

·        l’attacco alle pensioni pubbliche, attraverso la presentazione del disegno di Legge 1299 che prevede di elevare ulteriormente l’età per la pensione, di rivedere automaticamente ogni tre anni i coefficienti di rivalutazione e di applicare il contributivo pro rata dal 1° gennaio 2009 anche a chi ha finora mantenuto il retributivo.

 

Abbiamo chiesto l’avvio di un tavolo di confronto sindacale per evidenziare le ricadute negative dei provvedimenti già adottati sugli stipendi dei lavoratori e sulla funzionalità delle amministrazioni pubbliche.

 

Su questo ci è stato assicurato che a breve il ministro convocherà le parti sociali per riprendere il confronto, all’interno del quale potranno essere esaminate anche tali questioni.

 

La manifestazione si è sciolta nel primo pomeriggio, rinnovando l’impegno a costruire uno sciopero generale per il 17 ottobre con manifestazione Nazionale a Roma, che veda la più ampia partecipazione di lavoratori del pubblico impiego.

 

Il prossimo appuntamento sarà l’assemblea nazionale dei precari il 19 settembre, a cui seguiranno altre iniziative il cui calendario sarà reso noto al più presto.