COSA DICONO LE STELLE?… CHE SI FINISCE NELLE STALLE
Non bisognava essere Cassandra per prevedere che l’incontro all’Aran con le OO.SS. del pubblico impiego si sarebbe concluso negativamente al punto tale da far dire a queste ultime : “…non escludendo lo sciopero generale della categoria” ma ancora ci sono dubbi su cosa fare, dopo che :
La Legge 133 del 2008 cancella l’incentivo del 2009 e ad oggi nessuno può dichiarare nero su bianco che questi soldi ci verranno restituiti ed eventualmente con quale contropartita.
Ci stanno tagliando gli organici, con il conseguente aumento dei carichi di lavoro e minori possibilità di ottenere passaggi ai livelli economici superiori.
Il ministro Brunetta ha recentemente affermato che: “...entro la fine dell’anno il governo eroghi almeno le somme stanziate a titolo di vacanza contrattuale” (tratto dal il manifesto del 8/10/08) tradotto vuol dire che pagherà unilateralmente ai lavoratori pubblici circa 8 euro al mese di vacanza contrattuale per tutto il 2008 e da gennaio 2009 circa 50 euro lordi, comprensivi di vacanza contrattuale, corrispondenti al 90% del previsto aumento contrattuale complessivo (l’equivalente di un cappuccino e un cornetto al giorno!).
Una quota dell’incentivo (se mai riavremo i nostri soldi) sarà assegnata individualmente in base al giudizio del dirigente ed alla soddisfazione dell’utenza.
Le future selezioni (se mai si riuscirà ad ottenerle) saranno regolate dalla valutazione dei dirigenti e dalla formazione certificata.
E dovremmo aspettare i primi mesi del 2009 per scioperare contro il furto dell’incentivo, l’introduzione di un incentivo individuale ed il ritorno a criteri discrezionali nelle selezioni?
Perché CGIL-CISL-UIL boicottano lo sciopero generale del 17 ottobre, prevedendo per la stessa giornata un’adunata di delegati sindacali a Roma? Certamente non possono affermare che tale iniziativa sostiene o favorisce lo sciopero!
Nonostante tutto, molti hanno dichiarato la loro adesione allo sciopero del 17 ottobre e parteciperanno alla manifestazione nazionale a Roma.
E’ un’occasione da non sprecare e siamo fiduciosi che nei prossimi giorni tanti aderiranno allo sciopero.
Lo sciopero generale non può non mettere al centro temi comuni, come il diritto ad una pensione dignitosa, ad uno stipendio agganciato al costo della vita, al lavoro vero e non precario, alla sicurezza nei posti di lavoro. Queste grandi questioni racchiudono anche le istanze specifiche dei vari settori, per questo la partecipazione allo sciopero è caratterizzata dalla doppia veste di lavoratori e di cittadini utenti.
Una grande giornata di mobilitazione, al di là degli steccati di appartenenza, per far vedere e sentire che i lavoratori pubblici sono presenti e pronti a difendere con decisione la propria dignità ed il futuro dello Stato Sociale.