PUBBLICO IMPIEGO: SU ACCORDO E SCIOPERI C'E' GRANDE CONFUSIONE

Nazionale -

Giovedì 23 ottobre il ministro Brunetta ha raggiunto un accordo con CISL-UIL-UGL su rinnovo dei contratti e recupero delle somme incentivanti decurtate. Anzi no, perché sembra che il protocollo d’intesa non sia stato firmato, anche se condiviso, come riportato da “Il Messaggero” di sabato 25. Così CISL e UIL si sono affrettate a confermare gli scioperi regionali previsti nel pubblico impiego insieme alla CGIL. Il ministro Brunetta, invece, ritiene che l’accordo ci sia e lo ripete sul “Sole 24 Ore” di ieri, vantandosi di aver raggiunto l’intesa “senza un’ora di trattativa e senza un’ora di sciopero”.

 

Evidentemente si riferiva alle organizzazioni sindacali che hanno dichiarato di accettare l’intesa, perché uno sciopero, vero, concreto, c’è stato ed è quello del 17 ottobre promosso dal sindacalismo di base, il cui successo ha probabilmente influito sull’accelerazione di questi giorni. La RdB-CUB ha comunque respinto il protocollo e protestato con energia contro il ministro che, ad un certo punto, ha continuato la trattativa con le confederazioni di CGIL-CISL-UIL e UGL, non rappresentativa nel pubblico impiego, mentre ha lasciato fuori la CUB, che ha al contrario un’ampia rappresentatività riconosciuta dalla normativa vigente. E’ il concetto di democrazia al tempo di Brunetta!!!

 

Ma cosa prevede il protocollo del 23 ottobre?

 

·        Aumento contrattuale a regime, per il biennio 2008-2009, pari al 3,2%, corrispondente per il settore ministeri ad € 8 lordi mensili di indennità di vacanza contrattuale per il 2008 ed € 70 lordi mensili a regime, da gennaio 2009 (comprensivi  della vacanza  contrattuale), di  cui  € 60 a  stipendio tabellare e € 10 a salario accessorio;  

·        Conferma del Fondo di 200 milioni di euro, previsto nella Legge 133/2008, derivante da risparmi e maggiori entrate, destinato in primo luogo alla sicurezza ed al soccorso pubblico, quindi, in forma residuale, al recupero del taglio sui Fondi di Ente per la contrattazione integrativa 2009, attraverso un decreto da emanare entro il 30 giugno 2009;

·        Impegno generico a recuperare le risorse derivanti dalla disapplicazione di norme speciali (come l’Art. 18 della Legge 88/89 relativo agli incentivi speciali);

·        Revisione del modello contrattuale nel pubblico impiego unificandolo a quello del privato.

 

Un protocollo assolutamente inaccettabile. Perché troppo generico e fumoso nell’impegno di restituire ai lavoratori quanto sottratto con la Legge 133. Perché prevede aumenti contrattuali irrisori, destinando inoltre solo € 42 netti mensili a salario tabellare, mentre si incrementa ulteriormente la parte variabile, con il 14% dell’aumento complessivo, destinando € 7 netti mensili a salario accessorio, mettendo a rischio questa parte di aumento come abbiamo visto con i tagli previsti dalla Legge 133. Perché interviene sul modello contrattuale, portando a tre anni la durata della parte economica e di quella normativa, senza una salvaguardia reale del potere d’acquisto degli stipendi e con il rischio di vedere sminuito il valore del contratto collettivo nazionale a favore della contrattazione integrativa, che rischia di diventare territoriale, rompendo l’uguaglianza dei diritti e delle retribuzioni sul piano nazionale.

 

E’ necessario proseguire nella mobilitazione, dopo la grande prova che i lavoratori pubblici, e quelli del parastato in particolare, hanno dato con lo sciopero generale del 17 ottobre.

 

Proponiamo una nuova iniziativa che coinvolga tutti i lavoratori del comparto per venerdì 31 ottobre, attuando un black out informatico dalle 8 alle 9 del mattino. Spegniamo per un’ora tutti i computer in tutte le sedi di lavoro e continuiamo regolarmente la nostra attività lavorativa. Apriamo pure gli sportelli al pubblico ma rifiutiamoci fino alle ore 9 di accedere alle procedure. In questo modo costringeremo le amministrazioni a misurare la partecipazione alla protesta, senza che questa pesi sui lavoratori in termini di ore d’assemblea o di decurtazione del salario. E’ un primo momento, che potremmo ripetere ed ampliare dopo alcuni giorni, se dal governo non arrivassero segnali concreti in merito alla restituzione delle somme sottratte dagli incentivi del 2009.

 

VENERDI’ 31 OTTOBRE 2008

SPEGNIAMO TUTTI I COMPUTER PER UN’ORA

DALLE ORE 8,00 ALLE ORE 9,00

 

 

 

RdB-CUB Pubblico Impiego Enti Pubblici Non Economici