RAGGIUNTA L'INTESA PER I PROGETTI LOCALI
In allegato il comunicato unitario
Nell’incontro tenutosi ieri tra OO.SS. e Amministrazione è stata raggiunta l’intesa in materia di progetti locali. In questo particolare momento in cui il Governo sferra un attacco forte nei confronti della P.A., è importante questo accordo che disciplina i progetti, finanziati dal fondo per il salario accessorio, finalizzati al miglioramento della qualità dei servizi e a ottimizzare l’organizzazione del lavoro, anche in attesa della definizione del CCI 2008.
Il documento riguarda tutti i progetti locali relativi all’anno 2008. Come negli anni scorsi, gli obiettivi di progetto, le modalità di attuazione e l’erogazione dei compensi dovranno essere definiti dalla contrattazione locale con le R.S.U. e le OO.SS. territoriali. Nel caso in cui la contrattazione locale decidesse di erogare i compensi utilizzando il criterio delle presenze, questo non può essere che quello delle presenze incentivanti. Ulteriori specifiche sono contenute nel documento che alleghiamo.
Cogliamo l’occasione per informarvi anche che l’ipotesi di CCI 2007 è tutt’ora all’esame del Ministero dell’Economia. L’Amministrazione ha provveduto ad inviare la ulteriore relazione esplicativa sui rilievi fatti dal Ministero, in particolare sui fondi aggiuntivi derivanti dalle convenzioni con le regioni, ma non è pervenuta finora alcuna risposta da parte ministeriale.
Pertanto, nella busta paga di luglio non potranno essere corrisposti gli importi relativi ai progetti nazionali 2007 né il saldo dei progetti locali (il cui acconto è stato corrisposto nella busta paga di giugno). Resta confermata la corresponsione dell’acconto sui compensi di risultato dei vicari relativi al 2007.
Nel corso della riunione, si è iniziato ad esaminare gli effetti del decreto Tremonti/Brunetta, cioè il d.l.112/2008, sul Fondo per il salario accessorio, gli assetti organizzativi e la pianta organica dell’ACI.
La situazione è drammatica!
Per quanto riguarda il fondo per il salario accessorio, gli effetti del d.l. 112/08 investono i seguenti capitoli:
Assenze per malattia. Il d.l. 112/08, oltre a decurtare le voci relative al salario accessorio per ogni dipendente in caso di assenza, prevede che le voci così “risparmiate” non confluiscano più nel Fondo ma siano destinate a risparmi di gestione. In questo modo, la decurtazione del Fondo relativamente a questa voce è pari a circa 1.000.000 di euro annui (per il 2008 vale solo l’importo relativo al II semestre). Ricordiamo che il decreto, in vigore dal primo luglio, prevede tali decurtazioni in tutti i casi di assenza per malattia, di qualunque durata e per ogni evento salvo i casi specificatamente previsti dal decreto (malattie dovute ad infortuni sul lavoro o cause di servizio; ricovero ospedaliero o day hospital; patologie gravi che richiedano terapie salvavita).
Part-time. Il d.l. 112/08, oltre a modificare la disciplina dell’istituto del part-time portandolo completamente sotto il potere discrezionale delle Amministrazioni e quindi trasformandolo da diritto a “concessione”, decurta la quota del 20 % dei risparmi derivanti dai part time da destinare all’incremento del Fondo. Pertanto ci saranno almeno 78.000 euro in meno da destinare ai fondi per l’incentivazione a partire dal CCI 2008.
A queste cifre, già di per sé drammatiche, occorre aggiungere i tagli derivanti dalla decurtazione del 10 % dal tetto fissato dalla legge finanziaria 2006 (Fondo 2004), a valere dal CCI 2009, per una cifra complessiva di circa 2.479.000 euro.
Per quanto riguarda invece gli effetti del decreto sulla dotazione organica e sugli assetti organizzativi dell’Ente, ricordiamo che il testo attualmente all’esame del Parlamento prevede di
- ridurre gli uffici di livello dirigenziale generale in misura non inferiore al 20% di quelli esistenti con contestuale riduzione della dotazione organica;
- ridurre gli uffici di livello dirigenziale non generale in misura non inferiore al 15 % di quelli esistenti con contestuale riduzione della dotazione organica;
- ridurre le dotazioni organiche del personale delle aree in misura non inferiore al 10% della spesa complessiva relativa al numero dei posti in organico.
Da un calcolo approssimativo effettuato sulla dotazione organica del personale delle aree, sul quale l’Amministrazione si è riservata di tornare con dati più precisi, sembrerebbe che i tagli previsti dal decreto potrebbero, a seconda dell’interpretazione, addirittura ipotizzare la possibilità di esuberi. Sono, come detto, dati da verificare e da capire meglio nei prossimi giorni, ma certamente configurano uno scenario che cancella tutte le ipotesi di nuove assunzioni e riqualificazioni del personale in coerenza con il progetto di rilancio dell’Ente e del miglioramento della qualità dei servizi (basti pensare, ad esempio, alle assunzioni ipotizzate per i nuovi Uffici della Sardegna).
E’ evidente che quanto detto finora delinea sufficientemente la portata e la gravità dei provvedimenti adottati dal Governo, se saranno ratificati senza modifiche dal Parlamento. E’ perciò necessario attivarsi fin da subito, nonostante il periodo estivo, in tutti i posti di lavoro per contrastare la conversione del decreto anche informando gli utenti sulle reali conseguenze del decreto, cioè lo smantellamento della Pubblica Amministrazione a favore delle imprese private.
Come prima iniziativa a livello nazionale, a supporto di quelle che le RSU, le delegate/i e le strutture territoriali delle OO.SS. vorranno intraprendere nei rispettivi posti di lavoro, indiciamo una “manifestazione online” allegando una bozza di lettera da inviare a tutti i parlamentari per sensibilizzarli sugli effetti del decreto.
Nei prossimi giorni invieremo un volantino da diffondere agli utenti in una azione di contro informazione per contrastare i messaggi devianti diffusi dai media.
FP CGIL ACI FP CISL ACI UIL PA ACI ACP CISAL FIALP ACI RdB P.I. ACI
(D. Priami) (M. Semprini) (S. Pagani) (L. De Santi) (R. Sirano)