Argomento:

TRATTENUTA DELLO 0,35%

Si ripropone l’odioso e truffaldino meccanismo del silenzio-assenso

Nazionale -

Il decreto numero 45 del 7 marzo 2007 prevede l’iscrizione d’ufficio dei dipendenti pubblici iscritti a fondi pensionistici diversi dall’Inpdap, nonché dei pensionati ex dipendenti pubblici che fruiscono di pensioni erogate dall’Inpdap, alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, istituita presso l’Inpdap con la  legge n.662 del 1996, con conseguente applicazione della trattenuta mensile pari allo 0,35% della retribuzione contributiva per i dipendenti ed allo 0,15% dell’importo lordo della pensione per chi è in quiescenza , a meno che i soggetti interessati non esprimano una volontà contraria entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto.

 E’ nota la nostra ferma opposizione all’istituto del silenzio-assenso, che penalizza i lavoratori che per varie ragioni non sono tempestivamente e correttamente informati, questo è lo stesso  meccanismo concepito per dirottare le nostre liquidazioni verso la previdenza complementare di tipo privatistico: ritrovarcelo di nuovo tra i piedi non ci fa dormire sonni tranquilli e impone di approfondire la questione per tentare di fare chiarezza.

La Gestione unitaria dell’Inpdap eroga una serie di prestazioni, quali la concessione di prestiti, mutui ipotecari, borse ed assegni di studio,alcuni dei quali  simili ad analoghi benefici già accordati al personale dell’Istituto.
In attesa di approfondire ulteriormente i termini della questione, per poter dare indicazioni corrette ai lavoratori, ci è sembrato opportuno sollevare il problema e rompere questo silenzio.